Casa di Accoglienza per giovani di Borong
Gestione progetto: AlchYmiae
Finanziamento: domanda in corso
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Borong, Indonesia - Casa di Accoglienza delle Ancelle S.C.Volpicelli per sostenre persone in difficoltà

La piccola città di Borong, nell’isola indonesiana di Flores, è abitata soprattutto da famiglie a basso reddito, molto spesso contadini non proprietari di terreni e chiamati “a giornata” o per periodi brevi e discontinui. La condizione di precarietà delle famiglie favorisce l’abbandono della scuola da parte dei giovani, per mancanza di disponibilità economica. La famiglia a reddito medio spesso non può permettersi di mantenere i figli durante gli studi. I giovani quindi lasciano la scuola e, impreparati per un lavoro, finiscono per vivere isolati e senza prospettive. Spesso sono avvicinati da persone senza scrupoli che li avviano su un percorso di atti malavitosi sempre più gravi. Il progetto della nuova casa espande l’attuale struttura delle Ancelle e rende possibile un servizio di accoglienza dei giovani e, più in generale, di persone che necessitano ospitalità. Il nuovo spazio è stato pensato per favorire attività di gruppo, volte a far scoprire alle persone la dimensione comunitaria. Questo permettere loro di uscire dalla condizione di isolamento e di trovare nell’azione delle Ancelle un riferimento valido all’interno della comunità locale.

La nuova casa comprende al piano terra una sala per attività di gruppo, sinora non praticabili per mancanza di spazi adeguati. Questa sala sarà anche, all’occorrenza, un ulteriore spazio per i bambini della scuola vicina, permettendo alle Ancelle di realizzare una proposta educativa che integri la formazione scolastica. Questa integrazione è determinante per far crescere e maturare i giovani, portandoli verso lo sviluppo della loro identità sociale.

Chi sono le Ancelle del S.C. S.C.Volpicelli

La Congregazione delle Ancelle del S. Cuore Santa Caterina Volpicelli (da qui in avanti: ”ASCV”) è l’Istituto religioso nato a Napoli nel 1874, che si fonda sul carisma di Santa Caterina Volpicelli (1839-1894).

Caterina Volpicelli è una figura singolare di apostolicità d’avanguardia nel suo originale porgersi a servizio della Chiesa e della società, nell’individuazione dei segni dei tempi e nel creativo relazionarsi ad essi. Fattasi volontariamente povera, da ricca che era, divenne madre e maestra di tantissime anime, in un periodo storico in cui gli avvenimenti politici diedero un assetto nuovo al Regno di Napoli e alla Penisola: i moti del 1848, l’annessione al nuovo Regno d’Italia e la fine del potere temporale dei Papi. Napoli, improvvisamente declassata da capitale a estrema periferia di un nucleo di interessi non più mediterraneo, ma centro-europeo, viveva enormi conflitti da un punto di vista sociale e culturale. La fascia di povertà si era dilatata e il clima dominante, massonico e anticlericale, cercava di colpire definitivamente la tradizione cattolica in cui il popolo era radicato.

La seconda metà del 1800 è stato anche il periodo in cui il Meridione ha dato i natali a sante figure che erano in relazione con Caterina Volpicelli, tra queste: Leone XIII, Sisto Riario Sforza, Ludovico da Casoria, Giuseppe Moscati, Bartolo Longo, Rosa Carafa e altri ancora.

Fu proprio il Card. Sforza a chiedere a Caterina Volpicelli di scrivere le regole per la nuova Congregazione. La consacrazione è fatta nella Chiesa e per la Chiesa, perciò ogni Ancella, come Santa Caterina Volpicelli, dovrà sentirsi tutta dedita al servizio del popolo di Dio e ogni comunità deve inserirsi nella Chiesa locale in modo vitale e attivo.

Le Ancelle del Sacro Cuore vivono in perfetta vita comune e, secondo l’intuizione della Fondatrice, vestono l’abito secolare, “modesto nella forma, decente e serio nella qualità e nel colore, ... senza totale uniformità, adattandosi all’uso comune dei tempi, senza seguire troppo la moda”. La rinuncia all’onore della divisa religiosa trova senso nell’imitazione delle specie umili dell’Eucaristia.

Le Ancelle si servono delle loro case come centri di donazione totale ai fratelli (visita agli infermi, educazione della gioventù e qualsiasi necessità emergente nel contesto ecclesiastico e sociale). Si recano anche in altre terre per la diffusione del Vangelo e la promozione umana e cristiana dei fratelli, con la preghiera, la testimonianza e l’attività missionaria. Attualmente si trovano in Italia (diciotto case), Panama (quattro case), Brasile (sei case) e Indonesia (una casa e una seconda in costruzione, finanziata con i fondi “8x1000” dalla Conferenza Episcopale Italiana).

Progetto di interesse per la Diocesi di Ruteng

La nuova casa sorgerà in prossimità della scuola che la Congregazione Ancelle del Sacro Cuore S.Caterina Volpicelli ha avviato già da diversi anni. È attiva già da diversi anni la collaborazione con la parrocchia locale, importante per rinforzare il tessuto di relazioni con la comunità e facilitare l’avvio della nuova struttura. In sintesi, la nuova Casa di Accoglienza sarà un importante punto di riferimento per bambini, adolescenti e giovani del luogo, fondamentale per poterli avviare su un percorso di formazione integrale della persona. Le Ancelle del Sacro Cuore S.C.Volpicelli sono operative a Borong dal 2007. In questi anni hanno sostenuto tante famiglie disagiate, sia cattoliche, sia di altre confessioni. La prossimità di diverse fedi religiose non ha causato eventi significativi di violenza, il clima generale è improntato alla pacifica convivenza. L’opera delle Ancelle ha permesso di costruire una rete locale di solidarietà e un clima positivo nella comunità locale, tanto che diversi gruppi di persone offrono la propria disponibilità a contribuire, soprattutto con attività manuali, al buon funzionamento della Casa. Tra questi gruppi sono anche studenti universitari e insegnanti che si offrono per il sostegno ai ragazzi che hanno interrotto gli studi.





Borong: altre info

Borong è una piccola città dell'Indonesia, situata nella parte occidentale dell'isola di Flores (in portoghese "fiori"). Flores è una delle Piccole Isole della Sonda, dalla superficie di circa 14.300 km² e dalla popolazione stimata di 1,5 milioni di abitanti; il centro abitato principale è Maumere. È situata a est di Sumbawa e Komodo e a ovest di Lembata e dell'arcipelago di Alor. L'isola è compresa amministrativamente nella provincia di Nusa Tenggara Orientale; è divisa in otto distretti governativi locali, tra i quali “Manggarai Centrale” (con capoluogo Ruteng). Flores, a differenza di gran parte dell’Indonesia, è per la stragrande maggioranza di fede cattolica e rappresenta il confine fra l'espansione del cattolicesimo nell’Oceano Pacifico e l'inizio della zona islamizzata dell’Asia. Esistono ancora tradizioni antiche, precedenti alla colonizzazione portoghese dell'isola (XVI sec.), come il caci, una danza/lotta rituale con le fruste, praticata tradizionalmente in occasione dei matrimoni, ma che è ormai diventata un’attrazione turistica. La provincia di Nusa Tenggara ha un’economia basata prevalentemente sul settore primario. La forza lavoro è costituita per circa l’80% da contadini, per il 15% da impiegati nella Pubblica Amministrazione Locale (vari uffici del Comune) e per il restante 5% da commercianti, che sono per lo più indonesiani e cinesi. I contadini non possiedono aziende agricole come in Italia, sono presi “a giornata” o comunque per periodi brevi e discontinui. Questo elemento contribuisce a creare una condizione di generale precarietà che non favorisce lo sviluppo economico e il consolidarsi di una classe sociale media, con un potere d’acquisto sufficiente per alimentare la domanda di beni di consumo e favorire la crescita economica locale. La concomitante crisi pandemica ha accentuato l’isolamento e le difficoltà nella vita quotidiana delle persone, dalla salute all’istruzione. Sotto l’aspetto culturale, nel quadro generale di un livello d’istruzione medio-basso, è da rilevare come nella popolazione sia diffuso un forte senso di fratellanza tra le persone. Come pure è formata la coscienza di identità di comunità locale. È sentito in modo molto forte il senso della famiglia e, in particolare, è tipico della cultura locale anche il senso del rinnovarsi nel tempo dell’identità familiare, attraverso la discendenza dagli antenati e le nuove generazioni. Ci sono tante tradizioni locali e molte devozioni popolari. La scuola pubblica e privata è in via di sviluppo, ma in entrambi i casi l’accesso all’istruzione non è gratuito. Questo elemento è alla base del fenomeno, molto comune, delle evasioni scolastiche dovute alla mancanza di disponibilità economica. Il tenore di vita nella regione è tale che una famiglia a reddito medio viene a trovarsi in difficoltà anche solo per l’acquisto delle dotazioni scolastiche per i figli (divise, materiali di consumo…). È questa una delle principali esigenze a livello sociale.

L’attività della nuova casa è un’espansione sul territorio dell’opera di cura delle persone bisognose. Nel tempo, quest’azione porterà a migliorare l’educazione dei giovani, a facilitare la loro uscita dalla povertà e avviarli su un percorso di vita sano.

L’obiettivo è educare alla convivenza sociale, attraverso il riconoscimento della propria e altrui dignità, il rispetto delle regole, della proprietà altrui e del valore altissimo e imprescindibile della persona umana.

Ecco quale impatto avrà la nuova casa di Borong:

  •  Avviare i giovani su un percorso di formazione integrale della persona
  •  Favorire l’integrazione/dialogo interreligioso tra le nuove generazioni
  •  Migliorare l’interazione dei giovani con l’ambiente e la comunità locale


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Budget del progetto 88.300 €


La raccolta fondi
sarà avviata dopo l’apertura della casa

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