La Congregazione delle Ancelle del S. Cuore Santa Caterina Volpicelli (da qui in avanti: ”ASCV”) è l’Istituto
religioso nato a Napoli nel 1874, che si fonda sul carisma di Santa Caterina
Volpicelli (1839-1894).
Caterina Volpicelli è una figura singolare di apostolicità d’avanguardia nel suo originale porgersi a servizio
della Chiesa e della società, nell’individuazione dei segni dei tempi e nel
creativo relazionarsi ad essi. Fattasi volontariamente povera, da ricca che era, divenne madre e maestra di
tantissime anime, in un periodo storico in cui gli avvenimenti politici diedero
un assetto nuovo al Regno di Napoli e alla Penisola: i moti del 1848, l’annessione al nuovo Regno d’Italia e
la fine del potere temporale dei Papi. Napoli, improvvisamente declassata da
capitale a estrema periferia di un nucleo di interessi non più mediterraneo, ma centro-europeo, viveva enormi
conflitti da un punto di vista sociale e culturale. La fascia di povertà si
era dilatata e il clima dominante, massonico e anticlericale, cercava di colpire definitivamente la tradizione
cattolica in cui il popolo era radicato.
La seconda metà del 1800 è stato anche il periodo in cui il Meridione ha dato i natali a sante figure che erano
in relazione con Caterina Volpicelli, tra queste: Leone XIII, Sisto Riario
Sforza, Ludovico da Casoria, Giuseppe Moscati, Bartolo Longo, Rosa Carafa e altri ancora.
Fu proprio il Card. Sforza a chiedere a Caterina Volpicelli di scrivere le regole per la nuova Congregazione.
La consacrazione è fatta nella Chiesa e per la Chiesa, perciò ogni Ancella,
come Santa Caterina Volpicelli, dovrà sentirsi tutta dedita al servizio del popolo di Dio e ogni comunità deve
inserirsi nella Chiesa locale in modo vitale e attivo.
Le Ancelle del Sacro Cuore vivono in perfetta vita comune e, secondo l’intuizione della Fondatrice, vestono
l’abito secolare, “modesto nella forma, decente e serio nella qualità e nel
colore, ... senza totale uniformità, adattandosi all’uso comune dei tempi, senza seguire troppo la moda”.
La rinuncia all’onore della divisa religiosa trova senso nell’imitazione delle
specie umili dell’Eucaristia.
Le Ancelle si servono delle loro case come centri di donazione totale ai fratelli (visita agli infermi,
educazione della gioventù e qualsiasi necessità emergente nel contesto ecclesiastico e
sociale). Si recano anche in altre terre per la diffusione del Vangelo e la promozione umana e cristiana
dei fratelli, con la preghiera, la testimonianza e l’attività missionaria.
Attualmente si trovano in Italia (diciotto case), Panama (quattro case), Brasile (sei case) e Indonesia
(una casa e una seconda in costruzione, finanziata con i fondi “8x1000” dalla
Conferenza Episcopale Italiana).