Casa “I Giovani per la Vita” a Ruteng
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Ruteng, Indonesia - Casa “I Giovani per la Vita” delle Ancelle S.C.Volpicelli per 100 ragazzi di strada Gestione progetto: AlchYmiae
Finanziamento: C.E.I. (8x1000)

Nella piccola città di Ruteng, nell’isola indonesiana di Flores, i giovani si ritrovano spesso lontani dalle famiglie. Il contesto economico di povertà non permette ai bambini e ai ragazzi di avere uno stile di vita sano all’interno del loro nucleo familiare. L’80% della popolazione è composta da contadini che non possiedono la terra ma vengono chiamati a giornata, dinamica decisiva nel propagarsi della povertà e della precarietà. I più giovani spesso sono costretti ad abbandonare la scuola e la famiglia per andare alla ricerca di lavori di fortuna, ritrovandosi a vivere isolati e in condizioni di instabilità, senza un punto di riferimento che indirizzi la loro crescita che molte volte porta alla strada dell’antisocialità e della violenza.

La casa di accoglienza della Congregazione Ancelle del Sacro Cuore S.Caterina Volpicelli nasce proprio pensando a questi giovani. Il progetto è stato concepito con lo scopo di favorire l’integrazione e il confronto dei ragazzi in una dimensione comunitaria, per allontanarli dalla condizione di isolamento e abbandono che altrimenti dovrebbero affrontare.

Nella casa si realizzeranno anche corsi di formazione (cucito, musica, cucina, informatica e piccolo artigianato) per facilitare i giovani di Ruteng nella ricerca di un lavoro. La casa di accoglienza sarà un centro per far crescere nei giovani la consapevolezza che il lavoro è un progetto che, se portato avanti con passione, onestà e competenza, diventa fondamentale per lo sviluppo e l’autorealizzazione della persona.



Chi sono le Ancelle del S.C. S.C.Volpicelli

La Congregazione delle Ancelle del S. Cuore Santa Caterina Volpicelli (da qui in avanti: ”ASCV”) è l’Istituto religioso nato a Napoli nel 1874, che si fonda sul carisma di Santa Caterina Volpicelli (1839-1894).

Caterina Volpicelli è una figura singolare di apostolicità d’avanguardia nel suo originale porgersi a servizio della Chiesa e della società, nell’individuazione dei segni dei tempi e nel creativo relazionarsi ad essi. Fattasi volontariamente povera, da ricca che era, divenne madre e maestra di tantissime anime, in un periodo storico in cui gli avvenimenti politici diedero un assetto nuovo al Regno di Napoli e alla Penisola: i moti del 1848, l’annessione al nuovo Regno d’Italia e la fine del potere temporale dei Papi. Napoli, improvvisamente declassata da capitale a estrema periferia di un nucleo di interessi non più mediterraneo, ma centro-europeo, viveva enormi conflitti da un punto di vista sociale e culturale. La fascia di povertà si era dilatata e il clima dominante, massonico e anticlericale, cercava di colpire definitivamente la tradizione cattolica in cui il popolo era radicato.

La seconda metà del 1800 è stato anche il periodo in cui il Meridione ha dato i natali a sante figure che erano in relazione con Caterina Volpicelli, tra queste: Leone XIII, Sisto Riario Sforza, Ludovico da Casoria, Giuseppe Moscati, Bartolo Longo, Rosa Carafa e altri ancora.

Fu proprio il Card. Sforza a chiedere a Caterina Volpicelli di scrivere le regole per la nuova Congregazione. La consacrazione è fatta nella Chiesa e per la Chiesa, perciò ogni Ancella, come Santa Caterina Volpicelli, dovrà sentirsi tutta dedita al servizio del popolo di Dio e ogni comunità deve inserirsi nella Chiesa locale in modo vitale e attivo.

Le Ancelle del Sacro Cuore vivono in perfetta vita comune e, secondo l’intuizione della Fondatrice, vestono l’abito secolare, “modesto nella forma, decente e serio nella qualità e nel colore, ... senza totale uniformità, adattandosi all’uso comune dei tempi, senza seguire troppo la moda”. La rinuncia all’onore della divisa religiosa trova senso nell’imitazione delle specie umili dell’Eucaristia.

Le Ancelle si servono delle loro case come centri di donazione totale ai fratelli (visita agli infermi, educazione della gioventù e qualsiasi necessità emergente nel contesto ecclesiastico e sociale). Si recano anche in altre terre per la diffusione del Vangelo e la promozione umana e cristiana dei fratelli, con la preghiera, la testimonianza e l’attività missionaria. Attualmente si trovano in Italia (diciotto case), Panama (quattro case), Brasile (sei case) e Indonesia (una casa e una seconda in costruzione, finanziata con i fondi “8x1000” dalla Conferenza Episcopale Italiana).

Progetto di interesse della Diocesi di Ruteng

La casa di accoglienza costituirà un polo di aggregazione giovanile, una struttura pronta ad accogliere i bambini, i ragazzi e i giovani, per giocare e per imparare. La Congregazione vuole offrire una formazione integrale della persona, con cui si intende far crescere e maturare i giovani portandoli verso lo sviluppo della loro identità sociale. L’esperienza pluriennale della Congregazione Ancelle del Sacro Cuore S.C.Volpicelli in Indonesia ha mostrato che esistono diversi gruppi di persone della comunità locale disponibili a dare il loro contributo per facilitare le attività della Casa. In particolare, si segnala la presenza di studenti universitari e laici impegnati nel sociale, di anziani che tramandano elementi della cultura locale, e professori e insegnanti che offrono docenze e formazioni.



L’attività della casa di accoglienza, una volta a regime, darà un contributo importante nel minimizzare i fenomeni di precarietà, abbandono e antisocialità, grazie all’opera di educazione e formazione delle coscienze dei giovani affidati alle Ancelle del Sacro Cuore S.Caterina Volpicelli.

L’obiettivo è indicare ai giovani la strada da percorrere per realizzare le loro aspirazioni: per farlo serve un luogo che possa fare da palestra per sviluppare le loro capacità!

Ruteng: altre info

Ruteng è una città dell'Indonesia, situata nella parte occidentale dell'isola di Flores (in portoghese "fiori"). Flores è una delle Piccole Isole della Sonda, dalla superficie di circa 14.300 km² e dalla popolazione stimata di 1,5 milioni di abitanti; il centro abitato principale è Maumere. È situata a est di Sumbawa e Komodo e a ovest di Lembata e dell'arcipelago di Alor.

L'isola è compresa amministrativamente nella provincia di Nusa Tenggara Orientale; è divisa in otto distretti governativi locali, tra i quali “Manggarai Centrale” (con capoluogo Ruteng). Flores, a differenza di gran parte dell’Indonesia, è per la stragrande maggioranza di fede cattolica e rappresenta il confine fra l'espansione del cattolicesimo nell’Oceano Pacifico e l'inizio della zona islamizzata dell’Asia.

Esistono ancora tradizioni antiche, precedenti alla colonizzazione portoghese dell'isola (XVI sec.), come il caci, una danza/lotta rituale con le fruste, praticata tradizionalmente in occasione dei matrimoni, ma che è ormai diventata un’attrazione turistica.

La provincia di Nusa Tenggara ha un’economia basata prevalentemente sul settore primario. La forza lavoro è costituita per circa l’80% da contadini, per il 15% da impiegati nella Pubblica Amministrazione Locale (vari uffici del Comune) e per il restante 5% da commercianti, che sono per lo più indonesiani e cinesi. I contadini non possiedono aziende agricole come in Italia, sono presi “a giornata” o comunque per periodi brevi e discontinui. Questo elemento contribuisce a creare una condizione di generale precarietà che non favorisce lo sviluppo economico e il consolidarsi di una classe sociale media, con un potere d’acquisto sufficiente per alimentare la domanda di beni di consumo e favorire la crescita economica locale. La concomitante crisi pandemica ha accentuato l’isolamento e le difficoltà nella vita quotidiana delle persone, dalla salute all’istruzione.

Sotto l’aspetto culturale, nel quadro generale di un livello d’istruzione medio-basso, è da rilevare come nella popolazione sia diffuso un forte senso di fratellanza tra le persone. Come pure è formata la coscienza di identità di comunità locale. È sentito in modo molto forte il senso della famiglia e, in particolare, è tipico della cultura locale anche il senso del rinnovarsi nel tempo dell’identità familiare, attraverso la discendenza dagli antenati e le nuove generazioni. Ci sono tante tradizioni locali e molte devozioni popolari.

La scuola pubblica e privata è in via di sviluppo, ma in entrambi i casi l’accesso all’istruzione non è gratuito. Questo elemento è alla base del fenomeno, molto comune, delle evasioni scolastiche dovute alla mancanza di disponibilità economica. Il tenore di vita nella regione è tale che una famiglia a reddito medio viene a trovarsi in difficoltà anche solo per l’acquisto delle dotazioni scolastiche per i figli (divise, materiali di consumo, …).

È questa una delle principali esigenze a livello sociale. È infatti forte la presenza di giovani che, per varie esigenze, si sono trovati troppo presto fuori dal loro nucleo familiare e vivono oggi isolati e in condizioni di precarietà, soprattutto senza un riferimento che ne permetta una sana crescita come individui sociali.

Questi adolescenti e giovani rimangono impreparati ad affrontare il lavoro in modo sano ed equilibrato. Sempre più spesso sono avvicinati da persone legate alla malavita locale e finiscono per essere coinvolti soprattutto in consumo e/o traffico di droghe, furti, atti di violenza e prostituzione.



Ecco quale impatto avrà la nuova casa di Ruteng:

  •  Aiutare i giovani ad avere consapevolezza dell’importanza del lavoro
  •  Integrazione alla formazione e sostegno nel recupero del percorso scolastico
  •  Diminuire l’antisocialità e gli episodi di violenza sul territorio


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